Buone pratiche
Qui troverete i progetti di integrazione e inclusione che hanno avuto successo in Alto Adige, ma anche a livello nazionale ed europeo. L'obiettivo è quello di condividere queste importanti esperienze in modo che possano essere adottate anche altrove. In questo modo è possibile sfruttare le sinergie e risparmiare tempo e costi.
Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.
Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione".
Buone pratiche via email (iscriversi / disiscriversi alla newsletter)
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Arge Alp: nuovo progetto comune dedicato alla tradizione locale
Il progetto "Tradizione - Diversità - Cambiamento" punta ad individuare le connessioni tra tradizioni ed integrazione, attraverso dialoghi tra le popolazioni delle regioni partner di Arge Alp.
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Il Servizio di coordinamento per l'integrazione incarica mediatori interculturali
I servizi dei mediatori possono essere richiesti alla cooperativa Savera fino al 31 dicembre 2022 e possono essere utilizzati in tutte le istituzioni pubbliche dell’Alto Adige.
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Invito a "STOP RACISM! Settimane d'azione contro il razzismo 2023"
L’OEW e una rete di ben 20 associazioni no-profit invitano tutti i responsabili dell’integrazione a partecipare alle Settimane d’azione contro il razzismo 2023.
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Porte aperte il 1° ottobre al centro di accoglienza per Minori Stranieri Non Accompagnati Casa San Valentino
Casa San Valentino a Merano ospita l’evento "La casa è un diritto di tutti", un’occasione per conoscere la Casa e chi la vive, ma anche per affrontare il diritto alla casa in modo inedito.
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Convivere in Alto Adige: prossimo esame orale monolinue il 12 ottobre
Prova rapida di conoscenza della lingua con un esame orale. Infatti, a partire da gennaio, i nuovi cittadini provenienti da un Paese non appartenente all’UE dovranno dimostrare le loro conoscenze linguistiche per ricevere gli assegni provinciali alla famiglia e ai figli.